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Metodo

LA RATIO E LO SCENARIO

I contesti in cui si sviluppano i comportamenti economici rappresentano un prezioso banco di osservazione, verifica e valutazione delle cause e degli effetti conseguenti all’iniziativa economica umana. Essa è orientata alla produzione di vantaggi essenzialmente individuali, ma dai risvolti, effetti e impatti (esternalità) diversamente qualificabili come desiderabili o meno a seconda dei casi.

Come ricordato nell’introduzione a “I crimini dell’economia. Una lettura criminologica del pensiero economico”, (V. Ruggiero, Collana “Campi del Sapere”, Feltrinelli 2013), gli economisti hanno spesso e volentieri frequentato il campo della criminologia ed esaminato “la logica razionale dei reati”; anche due “giganti” della scienza criminologica come Beccaria e Bentham

“… applicavano esplicitamente un approccio economico nella loro analisi dei delitti e delle pene”.

Il focus sulla complessa tematica dei contesti economici distorti e dei “crimini dei potenti” (E. Sutherland) ed in cui hanno piena capacità di agire i soggetti che realizzano pratiche criminali, rappresenta il punto di partenza per lo studio di realtà, anche vaste, che sorgono di pari passo con l’evolversi delle categorie non “usuali” del crimine e che si sostanziano nei crimini realizzati all’interno dell’economia.

Research & Investigation si rivolge allo studio di scenari economici e imprenditoriali, più o meno strutturati e organizzati, ma anche più o meno sommersi, che richiedono l’attento svolgimento di attività di conoscenza e comprensione delle scene del crimine, ma anche e soprattutto della ratio che preesiste alle scelte compiute per realizzarle.

OSSERVAZIONE E RACCOLTA DELLE INFORMAZIONI

Le realtà economico imprenditoriali, individuali o collettive, rappresentano una sintesi complessa e armonizzata tra contenitori (es., la struttura giuridica) e contenuti (es., le persone, i fatti di gestione aziendale e le scelte di mercato). Ogni singola realtà riconoscibile ed osservabile emerge nel mercato come organismo vivo e distinguibile, ma anche “parlante”, espressivo di connaturati intenti, scopi e accadimenti esterni ed interni.

Osservazione e raccolta delle informazioni, due processi fondamentali per un corretto e ordinato svolgimento del processo investigativo, sono tra essi strettamente connessi e non possono prescindere dall’approfondita conoscenza di discipline economiche e giuridiche. Inoltre, sono funzionali per una opportuna distinzione tra realtà che realizzano intenti criminali e realtà che, invece, possono apparire come tali pur essendo estranee all’intento criminoso.

Informazioni, ad esempio, sulle persone e sui patrimoni attraverso la consultazione di pubbliche banche dati o pubblici registri e l’analisi dei documenti acquisiti e strettamente rilevanti ai fini dello studio, sono la base di partenza per la rilevazione di fatti e circostanze, per la loro lettura combinata e per la loro comprensione oggettiva e mai caotica o corrotta da possibili pregiudizi.

L’INVESTIGAZIONE

“Un efficace metodo investigativo non dovrà, dunque, presentare i tratti esoterici della pratica nota solo a pochi iniziati ed inaccessibile ai più, bensì scaturire dalla conoscenza, dall’applicazione e dal costante allenamento di quelle attitudini percettive e logiche di cui, tra l’altro, il Creatore ha voluto farci dono”
(L. Marrone, Il consulente investigativo. Metodologia e ambiti operativi, Gangemi Editore, 2013).

Infatti, l’analisi delle informazioni nell’ambito dell’attività di indagine applica

“… categorie concettuali e, prima ancora, dinamiche di pensiero che risultano connaturate all’essere umano e che, a loro volta, da sempre costituiscono oggetto di indagine”.

Nell’ambito degli atti e dei fatti economici, della loro osservazione e della loro valutazione, i risultati sono anche frutto di un’attività umana “speculativa” volta alla conoscenza del fenomeno, delle sue cause e dei suoi effetti. il processo investigativo può essere definito anche immaginativo per la sua valenza abduttiva che

“… comporta l’elaborazione creativa di ipotesi che spieghino i dettagli presi in esame. Sul fatto che l’investigazione presenti la peculiarità della scienza e dell’arte (dell’uso scientifico dell’ispirazione artistica, potremmo dire, parafrasando il detective di Conan Doyle) concordano, del resto, molti specialisti…”
(L. Marrone).

I RISULTATI

Le attività di ricerca e studio oggetto di Research & Investigation sono frutto di conoscenza ed esperienza, oltre che di rigorosa applicazione di metodo scientifico e propensione alla curiosità e alla sperimentazione; senza sacrificare l’intuizione e l’immaginazione ed ogni altra funzionale propensione connaturata alla natura umana.

I risultati dell’analisi investigativa sono auspicati anche laddove lo scenario che si presenta all’osservazione sia individuabile nei contesti in cui si realizzano i crimini economici che si fanno largo grazie alla realizzazione di complesse realtà la cui interpretazione, spesso, non è così scontata. Anche in tali ambiti, grazie all’ausilio essenziale delle scienze criminologiche e criminalistiche, è possibile raggiungere esiti riguardanti, ad esempio, la ricostruzione e comprensione della scena del crimine, della dinamica del crimine stesso e del profilo criminale dell’attore che ad esso conferisce sostanza.